Come si fa la birra artigianale?
Da parecchi anni ormai, anche il modo di bere e concepire la birra è cambiato. Da prodotto da consumare senza pensieri durante feste e sagre a vera e propria bevanda gourmet da abbinare a piatti sofisticati e degustare con tutte le dovute attenzioni. Una cosa è certa: anche dietro la birra, come per il vino, c’è un mondo vastissimo che richiede studio, attenzione e lavoro. Una prima macro-distinzione che viene generalmente fatta quando si parla di birra è quella di dividerla in “industriale” e “artigianale”.
La Birra Artigianale
Sebbene questo termine circoli da almeno una quindicina di anni, va detto che solo dal 2016 il legislatore ha definito con chiarezza i termini e i confini per definire una birra in tal modo. Con la Legge n. 154 del 28 luglio 2016 il legislatore definisce così la birra artigianale aggiungendo un comma all’Art.2 della Legge n.1354 del 16 agosto 1962. “Si definisce birra artigianale la birra prodotta da piccoli birrifici indipendenti e non sottoposta, durante la fase di produzione, a processi di pastorizzazione e di microfiltrazione…..per piccolo birrificio indipendente si intende un birrificio che sia legalmente ed economicamente indipendente da qualsiasi altro birrificio, che utilizzi impianti fisicamente distinti da quelli di qualsiasi altro birrificio, che non operi sotto licenza di utilizzo dei diritti di proprietà immateriale altrui e la cui produzione annua non superi 200.000 ettolitri, includendo in questo quantitativo le quantità di birra prodotte per conto di terzi”
La differenza tra birra artigianale e birra industriale
Che sia industriale o artigianale, gli ingredienti principali per la produzione della birra sono: acqua, malto d’orzo, luppolo e lievito. Ma se gli ingredienti sono gli stessi, dove sta la differenza? Nei dettagli innanzitutto; a partire dalla selezione di materie prime di alta qualità (malti e luppoli selezionati).
I procedimenti di base per ottenere la birra sono praticamente gli stessi: macinatura, ammostamento, filtrazione, bollitura, fermentazione, maturazione. Quello che va a determinare la differenza di produzione tra le due tipologie di birre è fondamentalmente il risultato che si vuole ottenere: lunga conservazione per la birra industriale, bontà e genuinità per quella artigianale. Questi due differenti obiettivi vanno a determinare una differenza fondamentale durante la fase di produzione: le birre industriali vengono pastorizzate e microfiltrate mentre quelle artigianali no. Il processo di pastorizzazione e microfiltrazione adottato dalle industrie elimina sì la possibilità che qualunque organismo o sostanza possa alterare la birra, ma con questi procedimenti vengono anche eliminati tutte quelle componenti (lieviti, tannini, aromi) che contribuiscono all’evoluzione e al gusto della birra. La birra artigianale è dunque un prodotto più ricco di carattere e gusto ma con una scadenza più breve. Un’altra differenza importante tra le due tipologie di birra è la tempistica di produzione. Molto breve per quella industriale, ci vogliono dalle due settimane finanche ad un mese per quelle artigianali non contando la fase della successiva rifermentazione in bottiglia.
Adesso che sapete tutto su come si produce la birra artigianale potete scegliere tra la nostra selezione di birre artigianali e trovare la vostra preferita!
Cin!