VINO VEGETARIANO E VINO VEGANO: COSA SIGNIFICA QUESTA DEFINIZIONE?
Il numero di persone che, per motivazioni personali o di salute, cambiano la propria dieta diventando vegetariane o vegane è in costante aumento. In Italia, secondo il rapporto Eurispes 2021, il numero di vegani e vegetariani rappresenta più dell’8% della popolazione. Produrre beni alimentari che rispettino i dettami previsti da questi tipi di alimentazione significa non solo rispondere a specifiche esigenze di consumo ma anche la possibilità di aumentare il proprio business attraverso l’ampliamento della gamma di prodotti offerti.
L’idea di produrre e introdurre sul mercato nazionale ed internazionale vini corrispondenti alle esigenze di questo segmento di mercato è, quindi, non solo una risposta alla continua e crescente diffusione di questa cultura alimentare, ma anche un’opportunità di crescita per i produttori sotto molteplici aspetti.
VEGETARIANI E VEGANI
Di recente abbiamo parlato di vini biologici, biodinamici e naturali, vediamo ora cosa sono e cosa si intende per vino vegetariano e vino vegano, le differenze e le caratteristiche.
Per capire cosa si intende per vino vegetariano e vino vegano e la differenza tra le due tipologie è necessario definire quello che è ammesso o non ammesso assumere in entrambe le diete. I prodotti ammessi nella dieta vegetariana non devono contenere nessun tipo di ingrediente derivato dalla carne o dall’uccisione diretta di animali (ok quindi a latte, uova e formaggio). Il vino è quindi un prodotto che può essere consumato dai vegetariani solo quando, per la sua produzione, non vengono utilizzati derivati di origine animale come, ad esempio, la colla di pesce o di ossa (usata per la chiarificazione) o gelatine di origine animale.
La dieta vegana è ancora più “restrittiva” e, oltre a quanto non ammesso dalla dieta vegetariana, non ammette l’assunzione di nessun alimento di origine animale (no latte, uova e formaggio).
Un vino, per essere definito vegano, non deve essere prodotto e non deve contenere nessun derivato di origine animale sia diretta che indiretta, additivi e/o coadiuvanti tecnologici come l’albumina d’uovo (usata in fase di filtrazione), la caseina o caseinati (utilizzata per la stabilizzazione soprattutto nei vini bianchi). Per la chiarificazione e la filtrazione di questa tipologia di vini possono essere impiegati coadiuvanti a base di cellulosa o farine fossili, quindi prodotti di origine vegetale o minerale. L’utilizzo di derivati di origine animale è vietato non solo in tutte le fasi di produzione ma anche in quelle di confezionamento ed etichettatura.
LA LEGISLAZIONE
Come per i vini biodinamici e naturali, anche per i vini vegetariani/vegani non esiste una normativa che ne disciplina la produzione. È comunque fatto salvo il rispetto della disciplina in materia di etichettatura prevista dal Reg. CE 1169/2011 (le informazioni in etichetta devono essere veritiere, non trarre in inganno ed essere non soggettive). Per il vino vegetariano e il vino vegano la certificazione è attribuita da consorzi e associazioni private, tra le quali citiamo L’Associazione Vegetariana Italiana, solo dopo il controllo di enti certificatori terzi come ad esempio l’ICEA che certificano la non presenza di prodotti e derivati di origine animale.
Sul nostro sito e presso i nostri punti vendita potete trovare numerose etichette vegan e tantissimi vini biologici, biodinamici e naturali!!
Ora che hai scoperto il vino vegano e cosa significa questa definizione prova quelli che abbiamo selezionato per te e lasciati travolgere dal gusto!
Vuoi sapere come abbinare il vino? Guarda i nostri suggerimenti alla pagina "Abbinamenti" per preparare un pranzo o una cena vegan davvero degni di questo nome!